VIAGGI E LETTERATURA: l’importanza di leggere Alvaro Mutis

La prima volta che sentii parlare di Alvaro Mutis mi trovavo in Abruzzo, la mia terra, era estate ed ero appena uscito dall’acqua dopo una nuotata tonificante assieme ad un amico di vecchia data, uno dei più cari che ho.
Seduto sulle pietre di una spiaggetta nascosta tra i prodigi della Costa dei Trabocchi, Federico mi lanciò questo nome come una sentenza: “Conosci Maqroll il Gabbiere?” – mi disse a bruciapelo – “No, mai sentito, chi è?” – risposi io disorientato – “Be se non lo conosci, fallo, diversamente ti perderesti una delle più grandi epopee della Letteratura Contemporanea.”
Era così certo di quello che affermava che dopo pochi minuti mi alzai, lo salutai con un abbraccio come nostro solito, e mi fiondai nella prima libreria disponibile. Come ovvio, però, di Alvaro Mutis e del suo figlio letterario, Maqroll, nessun riscontro. La signora non sapeva minimamente chi fossero. A maggior ragione quei nomi cominciarono a vibrare nella mia mente come corde di violino impazzite, sollecitate dal più pazzo e geniale dei musicisti.

ALVARO MUTIS, MAESTRO DELLA LETTERATURA DI FRONTIERA

Alvaro Mutis (Bogotà, 25 agosto 1923 – Città del Messico, 22 settembre 2013) è scrittore e poeta della stirpe più rara, uno di quegli scrittori che, senza fronzoli e ostentazioni, è in grado di farci viaggiare per tutto il globo terraqueo, al fianco di personaggi arditi e singolari, sulla scia di avventure entusiasmanti, nemmeno troppo improbabili.
Con la “creazione” di personaggi come Maqroll il Gabbiere, Llona Grabowska e Abdul Bashur, Álvaro Mutis si è guadagnato un posto nell’Olimpo della Letteratura Latino-americana, al fianco di scrittori ben più considerati dalla critica internazionale, come Gabriel Garcia Marquez, Octavio Paz e Jorge Amado, tanto per citarne alcuni.

“Alvaro Mutis è un maestro, la sua è una letteratura di frontiera, di quelle che scorrono al margine del mondo conosciuto, e ci spingono a indagare gli spazi più reconditi della mente umana. I suoi personaggi, tutti viaggiatori erranti, sono animati da una costante e latente inquietudine, alla costante ricerca di quella libertà assoluta, cui ognuno di noi inconsciamente aspira.”

L’EPOPEA DELIRANTE DI MAQROLL IL GABBIERE

Tutta la l’Opera di Alvaro Mutis ruota attorno alle avventure di singolari personaggi che si muovono apparentemente senza un criterio, da una parte all’altra del globo, solcando mari e fiumi, seguendo l’unico costante principio dell’eterna erranza.
Tra questi, occupa un posto centrale Maqroll il Gabbiere, il cui nome lo descrive sempre a scrutare l’orizzonte e ad annunciare tempeste e coste in vista, dalla gabbia, la parte più alta della nave, quella posta in cima all’albero maestro.

“L’errare di Maqroll non è mai organizzato secondo una meta, un senso o uno scopo, è solo un’interminabile deriva. La selva, la barca, il fiume, sono tutte presenze opache sulle quali viene evocato, fra il delirio e il ricordo, qualcosa che sembra oggi essersi perduto: l’avventura, le diverse sfumature degli affetti, il corpo della donna amata.”

Al fianco di Maqroll, si muovono personaggi amici, altrettanto interessanti, come Abdul Bashur, l’arabo “sogantore di navi”, eroe e antieroe di quasi tutte le storie raccontate da Mutis, e Llona Grabowska, triestina di alto lignaggio, “maga della vita e dei giorni”, amica e amante che Maqroll perde e ritrova lungo le vie e i labirinti del mondo.

“Dal Baltico al Sud America, da Helsinki a Barcellona, da Panama alle Ande, tutta l’opera di Mutis è un’eterna avventura che si evolve senza fine tra le pagine evocative dell’immenso Atlante Terrestre, come a dire che l’uomo è nato per errare, apparentemente senza meta, con il vento in poppa e il cuore gonfio di amore e salsedine.”

I PIU’ BEI LIBRI ALVARO MUTIS

Quella di Alvaro Mutis è una ricca bibliografia, fatta di romanzi (tutti molto brevi) e raccolte di poesie, che si concentrano su alcune tematiche ricorrenti: la libertà, l’erranza e l’avventura. Il tutto sempre avvolto da un velo sottile di drammatica ricerca di un “qualcosa”, che evidentemente coincide con il bisogno dell’essere umano di muoversi, peregrinare, apparentemente senza una meta.

LA NEVE DELL’AMMIRAGLIO

Capita così di seguire Maqroll risalire il fiume Xurandò, nel cuore della selva amazzonica peruviana, alla ricerca di fantomatiche segherie, prima di tornare a “rifugiarsi” in una locanda sperduta tra le Ande, dal nome evocativo: “La Neve dell’Ammiraglio”, che dà il titolo al primo capitolo della saga, “Imprese e tribolazioni di Maqroll il Gabbiere”.
Una breve, ma intensa trilogia che comprende altri due libri: “Llona arriva con la pioggia“, e “Un bel morir“.

LLONA ARRIVA CON LA PIOGGIA

Il secondo capitolo della trilogia, Llona arriva con la pioggia, da cui fu tratto anche un bellissimo film, è un’intenso capitolo della singolare storia d’amore e di amicizia che lega Llona Grabowska a Maqroll il Gabbiere.
E’ con lei, che Maqroll avvia a Panama un singolare postribolo, intorno al quale si incagliano, frammenti di storie, deliri, sogni e la figura dell’inquietante Larissa, donna fatale e alter ego di Llona.

UN BEL MORIR

In quest’ultimo capitolo della trilogia, che muove i passi da un verso del Petrarca << Un bel morir tutta una vita onora >>, e purtroppo oggi molto difficile da reperire, Mutis narra il disperato e amaro vagabondaggio di Maqroll il Gabbiere che trova sosta a La Plata: paese fantasma che sopravvive sulle sponde di un fiume senza nome e sul quale incombe un’atmosfera minacciosa. Qui il Gabbiere si lascia vivere, come ipnotizzato dall’inerzia di quanto gli sta attorno, fino a quando è costretto ad accettare, da un equivoco e sedicente fiammingo, un lavoro che subito si rivela una trappola…

GLI ALTRI LIBRI DI MUTIS

Arricchiscono l’opera di Mutis, altri titoli memorabili, come Abdul Bashur sognatore di navi, L’ultimo scalo del Tramp Steamer, Trittico di Mare e di Terra, Amirbar e La Casa di Araucaima, quest’ultima da considerarsi come un unicum della produzione letteraria dello scrittore colombiano, rispetto al quale l’amico Gabo Marquez si pronunciò in tali termini:

“Di tutti gli azzardi letterari, l’unico davvero irrealizzabile mi sembra di scrivere una storia gotica ambientata ai Caraibi.”

Per tutta risposta Mutis scommise il contrario. Saranno gli stessi lettori a giudicarne l’esito di una simile sfida, giacchè per molti non ci sono dubbi: si tratta di uno dei vertici nell’opera dello scrittore, un racconto magistrale, uno spunto geniale.

Mutis con l’amico Gabo Marquez

UN INNO AL MARE E AL CORAGGIO DI VIAGGIARE

La Trilogia di Maqroll è senza dubbio un passaggio fondamentale per conoscere l’opera di Mutis, ma dopo aver passato in rassegna gran parte della sua bibliografia, ci sentiamo di affermare che non esiste alcun viatico prestabilito. Lo stesso Mutis, pensiamo che abbia concepito la sua produzione letteraria senza imporre alcun limite al lettore, le sue storie sono sogni a occhi aperti che si perdono sull’orizzonte della fantasia.
Tutta la sua opera è un inno al mare, un omaggio alle forze del vento e al coraggio di quegli uomini e quelle donne che seguono il loro istinto di avventurieri e assecondano il loro mutevole destino.

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