Real de Catorce, questo piccolo villaggio di minatori nascosto tra i desolati altopiani della Sierra Orientale messicana e accessibile solo tramite un tunnel scavato nella roccia, è senza dubbio uno dei luoghi più interessanti e particolari dello Stato di San Luis Potosì.
Nel suo territorio, oltre ad importanti vene minerarie di argento, si trova Wirikuta, la Terra Sacra dei Huicholes, dove nasce il peyote, pianta magica dai risvolti psichedelici.
Oggi, Real de Catorce è un luogo turistico, Pueblo Magico di grande incanto, che, tuttavia, ha conservato l’atmosfera di fine XIX secolo, quando la “febbre dell’oro” attirò qui avventurieri e disperati in cerca di fortuna.
“Miniere abbandonate e paesini fantasma, montagne desolate e altopiani desertici dove crescono cactus magici. Il regno della polvere e della fantasia. Anche questo, anzi sopratutto questo è il Messico!”
UN PASSATO RICCO… D’ARGENTO
Una volta attraversato il Tunnel O’garrio (lungo circa 2 km), è come se si entrasse in un’altra dimensione. Della civiltà rimane solo un vago ricordo, si torna indietro nel tempo, a quando, Real de Catorce custodiva tra le vene della sua terra un’immensa quantità d’argento.
La montagna sulle cui pendici si adagia Real de Catorce, a 2770 metri s.l.m, è chiamata, infatti, Barriga de Plata, che tradotto suona più o meno “Ventre d’argento”. Si pensi che fino al 1772, cioè quando furono scoperte le vene argentifere e scavati i primi cunicoli, la Sierra de Catorce era completamente coperta da boschi. Quel che rimane oggi è solo un desolante paesaggio, affascinante a modo suo, figlio della polvere e dell’avidità dell’uomo.
UNO SCENARIO DA FILM
Passeggiare tra le stradine scoscese e ciottolate di Real de Catorce è come ritrovarsi proiettati in un set cinematografico.
Ogni cosa qui conserva, almeno visivamente, la traccia di un passato ricco e stravagante. Saloon, case nobiliari, miniere abbandonate e persino un Pueblo Fantasma. Strade desolate dove, ad eccezione della stagione estiva, regnano silenzio e solitudine; anche se, c’è da dire che, da quando Real de Catorce è stata insignita del titolo di Pueblo Magico, sono proliferati ristoranti, negozi d’artigianato e piccoli hotel.
La promozione turistica non ha però inficiato sull’originalità del luogo, anzi, si percepisce ancora quell’alone misterioso ed inquietante, tipico dei villaggi di minatori.
Domina l’attenzione, nel cuore della Piazza principale, l’imponente cattedrale di Nuestra Senora de Concepcion, la cui facciata in stile barocco-coloniale rappresenta l’ultimo imperituro riflesso di tempi (ricchi) ormai andati.
COSA FARE A REAL DE CATORCE
Nonostante le sue irrisorie dimensioni, poco più di 1000 abitanti, Real de Catorce offre vari spunti, più di quelli che ci si aspetterebbe.
Al primo impatto, specie se fuori stagione, l’impressione è quella di un paese desolato, eppure tra questi silenzi si nascondo grandi tesori.
IL CAMMINO A WIRIKUTA, LA TERRA SACRA DEI HUICHOLES
Un lungo cammino tra gli altipiani desolati, che parte dalla piazza di Real de Catorce e giunge fino il Cerro del Amanecer, il luogo dove secondo i Huicholes, sorse il sole per la prima volta. Un pellegrinaggio di circa 20 km (considerando andata e ritorno), a piedi, nel silenzio di una natura desolata, ma emozionante. Seguendo il richiamo mistico del peyote, la pianta sacra dai poteri allucinogeni, cuore della cosmogonia Huichol e delle tradizioni degli indigeni della Sierra.
Per approfondimenti sugli Indigeni Huicholes, e sulla pianta sacra del Peyote, LEGGI QUI.
VISITA DEL PUEBLO FANTASMA
La vita di Real de Catorce trascorse “tranquilla” per molti anni, tra le incessanti attività dei minatori che si dedicavano esclusivamente ad estrarre argento e a ubriacarsi nei saloon.
Al seguitar scavando, però, s’incontrarono con una sorgente d’acqua sotterranea che, una volta perforata, inondò i cunicoli della miniera. Nonostante i vari tentativi, non ci fu verso di ripristinarla.
La miniera fu abbandonata agli inizi del ‘900, e con la sua dismissione, il Pueblo perse rapidamente linfa vitale. Rimasero in pochi, anzi in pochissimi, a vivere tra la polvere e la desolazione di questo angolo di mondo dimenticato da Dio.
“Perciò, una delle attrazioni principali di Real de Catorce è la visita del Pueblo Fantasma, a piedi o cavallo. Un’esperienza molto interessante, che vi dà la prospettiva dei tempi che furono.”
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