MATERA: COSA VEDERE NELLA CITTA’ DEI SASSI (una guida letteraria)

“Arrivai ad una strada che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case e dall’altro costeggiava un precipizio.
In quel precipizio è Matera…”
(CARLO LEVI, Cristo si è fermato a Eboli)

La voglia di conoscere Matera si rivelò immediata non appena lessi questo passaggio del libro di Carlo Levi, che suscitò in me un’enorme curiosità. Dovetti, però, aspettare molti anni prima di realizzare questo desiderio, occasione giunta finalmente l’estate scorsa in occasione della tourneé di presentazione del nostro libro TRACCE DAL SUD-Scorrendo nel cuore dell’America Latina”. Quando Carlo Levi scrisse Cristo si è fermato a Eboli era l’epoca del fascismo e della seconda guerra mondiale, e Matera era ciò che di più lontano c’è dal gioiello che possiamo ammirare oggi. Un luogo dimenticato dimenticato da Dio, che non ha niente a che fare con il centro storico suggellato dal titolo UNESCO di Patrimonio dell’Umanità e dall’altrettanto prestigioso blasone di Capitale della Cultura 2019. Un luogo ostile e dominato da un silenzio antico, che però non impedì a Carlo Levi di scorgerne l’intrinseca bellezza. Infatti, l’autore prosegue scrivendo:

“Nelle grotte dei Sassi si cela la capitale dei contadini, il cuore nascosto della loro antica civiltà.
Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.”

Ebbene, sia oggi che allora, per il viaggiatore che arriva, Matera sorge come una visione da sogno. Le case di pietra, i vicoli, le scalinate e i cunicoli si stagliano su un precipizio che sembra inverosimile. Essa dunque appare come ferma nel tempo, brulla e scarna, di una bellezza anomala, che resiste da millenni e che potrebbe resistere per millenni a venire. Come dice Victor Majevskj, la bellezza di Matera traspare proprio dalla maniera in cui essa si presta all’osservazione del viaggiatore, che incantato, legge in questo paesaggio un valore intrinseco, ermetico e impenetrabile, e per questo unico.

E diteci se il libro di Carlo Levi non è la guida più adeguata per scoprire Matera:

“Alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. Di lì sembra quasi una città vera. Le facciate di tutte le grotte, che sembrano case, bianche e allineate, pareva mi guardassero, coi buchi delle porte, come neri occhi. È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante”.
(Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli)

MATERA E’ UNA CITTA’ MAGICA

Effettivamente, Matera è una città straordinaria e magica, che seduce e ipnotizza, quando non ti lascia completamente senza parole! Mel Gibson se ne innamorò profondamente tanto che la scelse come set naturale per il suo capolavoro “The Passion- La Passione di Cristo”; e non solo lui, tanto è vero che quando la vedi per la prima volta, Matera non te la spieghi. E’ un luogo surreale, inverosimile che proprio per la sua singolare dimensione toglie il fiato. Ancor più, poi, se ci arrivi di notte, quando le luci soffuse illuminano la voragine per quel po’ che basta e una strana atmosfera che inquieta avvolge tutto l’intorno, anticipando ad ogni passo lo sguardo dell’osservatore.

LA CITTA’ DEGLI SCRITTORI E DEGLI ARTISTI

Matera è la città degli scrittori, e tra questi non sono passate inosservate le considerazioni del premio Pulitzer Michael Cunningham, che la descrive in tali termini: Matera – le sue rocce, le sue strade, le sue strutture – è sostanzialmente di un solo colore, un biancastro simile a quello di un osso spolpato e abbandonato al sole e alla pioggia del deserto. Non ci sono alberi. Non c’è erba. Come se ogni cosa fragile, cedevole, fosse stata spazzata via dal vento millenni fa. Matera è composta soltanto da quanto è in grado di resistere a una forza sconquassante. Matera è ciò che resta dopo gli uragani. Per Fabrizio Caramagna, Matera non è una città qualunque, bensì una città dal ritmo lento, che ha lo stesso ritmo delle pietre e dei sassi di cui è fatta. Di fatto, la si può godere solo se ci si adatta a quel suo ritmo, perché c’è solo un modo per conoscerla: scendere e salire i suoi infiniti gradini di pietra. E come afferma, giustamente Licia Troisi, Matera è una città in cui mattone e pietra si compenetrano, in cui è impossibile capire dove finisca una e dove cominci l’altro. Case che entrano l’una nell’altra, una sopra l’altra, connesse da vicoli e scale tortuose, come in quadro di Escher.

“Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi. Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l’inferno di Dante. E cominciai anche io a scendere per una specie di mulattiera di girone in girone, verso il fondo. Sono grotte scavate nella parete di argilla indurita del burrone, ognuna di esse ha sul davanti una facciata, alcune sono anche belle, con qualche modesto ornato settecentesco….
Le porte erano aperte per il caldo. Dentro quei buchi neri, dalle pareti di terra, vedevo i letti, le misere suppellettili, i cenci stesi. Sul pavimento stavano sdraiati cani, pecore, le capre…

(CARLO LEVI, Cristo si è fermato a Eboli)

MATERA TURISTICA: COSA VEDERE

Oltre alle suggestioni letterarie, a Matera c’è molto da vedere, dai musei, agli ipogei, alle grotte fino alle chiese rupestri, e altrettanto da fare, come dormire in un sasso, mangiare in un ristorantino scavato nella roccia, gironzolare in ape car e perfino scovare le location cinematografiche.

LE CHIESE DI MATERA

Uno dei luoghi simbolo è sicuramente la Cattedrale dedicata a S.Eustachio e alla S.S. Madonna della Bruna situata nel quartiere “Civita”, in una posizione che domina dall’alto la città. Nel cuore del quartiere Sassi, invece, svetta un’enorme roccia che ospita una chiesa rupestre, è la Madonna dell’Idris, tra le più belle di Matera grazie anche ai preziosi affreschi bizantini custoditi all’interno. Altrettanto interessante sono la chiesa di epoca medievale dedicata a San Giovanni Battista (nella foto), e la chiesa di San Francesco di evidente stile Barocco.

SULLE ORME DI SALVADOR DALì

Altrettanto interessante è camminare tra le strade di Matera alla ricerca delle sculture surrealiste ispirate alle opere del grande genio catalano, Salvador Dalì, che noi conosciamo bene. Ce ne sono varie, tutte dislocate nei punti strategici della città, dall’orologio liquefatto in Via Madonna delle Virtù, al Pianoforte Danzante in Piazza San Francesco, fino all’elefante trampoliere in Piazza Vittorio Veneto.

Salvador Dalì non solo per le strade di Matera, perché a lui è dedicato anche un interessante Museo dal titolo emblematico “La Persistenza degli opposti”. Lo trovate in Via delle Virtù, segnalato dalla scultura dell’orologio liquefatto, proprio di fronte alla gravina.

IL CENTRO STORICO

Il Centro Storico di Matera, dal 1993 sotto tutela dell’UNESCO, è costituito dal quartiere di Civita e dai due Sassi denominati “Barisano” e “Caveoso”, che di fatto rendono la città unica al mondo. Da non perdere nel Sasso Caveoso, la “Casa-Grotta”, perfetto esempio dell’antica architettura rupestre della città, ancora arredata con mobilia e arnesi del mondo contadino, riflesso dello stile di vita frugale tipica della classe bracciantile materana.”

Nel cuore di Matera, poi, sotto Piazza Vittorio Veneto c’è il cosiddetto Palombaro lungo, ovvero un’enorme cisterna dalla capienza di oltre 5000 metri cubi d’acqua e profonda 15 metri, fatta costruire nella prima metà dell”800 dall’allora Vescovo Mons. Antonio di Macco per soddisfare i crescenti bisogni idrici della città. Il pozzo, attraverso un fitto sistema di canali, raccoglieva l’acqua da una fonte naturale sita ai piedi del Castello Tramontano.

IL CINEMA A MATERA

Matera è un set cinematografico naturale, un luogo unico che nel corso del tempo ha attirato l’attenzione di numerosi registi, così che molti sono stati i film girati in città, e ne ricapitoliamo alcuni dei più conosciuti:

  • “Il demonio” (1963) di Brunello Rondi
  • “I Basilischi” (1963) di Lina Wertmüller
  • “Il Vangelo secondo Matteo”, Pierpaolo Pasolini
  • “Del perduto amore” (1998) di Michele Placido
  • “The Passion” (2002) di Mel Gibson
  • “007 No time to die (2019)” di Cary Fukunaga

E a proposito di Cinema, in Piazza Vittorio Veneto si erge imponente e bellissima la facciata storica del Cine-Teatro Comunale Gerardo Guerrieri, che propone tutto l’anno una programmazione selezionata di pellicole nuove, rassegne d’essai e pièce attuali proposte in una sala dominata da 2 file di colonne doriche. Una maniera speciale per vivere Matera e la sua connessione speciale con la Cultura, veicolata attraverso rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche. Scopri la PROGRAMMAZIONE QUI

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