ITINERARIO DI VIAGGIO IN SARDEGNA DEL NORD: DA OLBIA AD ALGHERO

Un viaggio alla scoperta della Sardegna del Nord, partendo da Olbia, risalendo (molto di sfuggita) l’altezzosa Costa Smeralda, ma con doverosa sosta all’Arcipelago della Maddalena e all’Isola di Caprera, senza trascurare la ricca area archeologica nei pressi di Arzachena, per poi passare per Santa Teresa di Gallura, da dove si vede la Corsica, e proseguire verso occidente per Castelsardo, Sassari e Alghero. Discorso a parte merita il Parco Nazionale dell’Asinara, cui dedicheremo quanto prima un focus diretto. L’itinerario che vi presentiamo qui di seguito è pensato per ogni stagione, per essere fatto in totale autonomia, noleggiando una una macchina o, nel caso in cui vogliate approfittare della rotta di traghetti Civitavecchia-Olbia, muovendovi anche con la vostra. Un on the road che vi permetterà di viaggiare ai vostri tempi e di arrivare nei punti più nascosti, alla scoperta di calette esclusive e nuraghi misteriosi.

“Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi.”

GRAZIA DELEDDA

L’ARRIVO A OLBIA

Il nostro itinerario parte da Olbia e finisce ad Alghero, ma può essere fatto all’incontrario. Entrambi i centri sono serviti da aeroporti internazionali che li collegano con varie città italiane e europee, specie d’estate. Ad Olbia, però, c’è anche il porto, collegato tramite servizio di traghetti con Civitavecchia e Livorno, mentre noi siamo soliti approdare a Porto Torres (lato occidentale) direttamente con Grimaldi da Barcellona (unica compagnia a coprir questa tratta).

LA CURIOSA STORIA DELL’ISOLA DI TAVOLARA

Olbia è una città viva, con un centro “storico” molto ben curato, anche grazie al notevole flusso di turisti che per forza di cose passa di qui. Proprio di fronte a Olbia si trova Tavolara, un enorme colosso granitico conosciuto anche come il “Regno più piccolo del mondo”, che dà il nome all’intera area marina protetta. Un’isola dalla forma singolare ricca di storie e leggende, che noi annoveriamo a buon diritto tra i passaggi imperdibili di un viaggio in Sardegna del Nord.

PER SAPERE COME VISITARE L’ISOLA DI TAVOLARA, LEGGI QUI

LA COSTA SMERALDA, TRA YACHT DI LUSSO E… SITI ARCHEOLOGICI

Immediatamente a nord di Olbia, comincia una serie di spettacolari fiordi e insenature che nel loro insieme costituiscono la cosiddetta Costa Smeralda, mondialmente nota per la sua acqua smeraldina e per essere sede di ville favolose, resort di lusso e paesini molto chic (anche se artefatti) come Porto Cervo, Porto Rotondo, Baja Sardinia e Cannigione. A noi francamente tutto ciò non ci ha fatto impazzire e in un primo momento ci siamo limitati a una visita fugace, salvo poi accorgerci che nei paraggi, ovvero nei dintorni di Arzachena abbondano siti archeologici di gran fascino e suggestione, come nuraghi ben conservati e vari esempi di Tombe dei Giganti. Per essere più chiari, stiamo parlando di una delle aree archeologiche più importanti della Sardegna. E da appassionati di vestigia antiche, quali siamo, non abbiamo potuto evitare di approfondire.

L’ARCIPELAGO DELLA MADDALENA E L’ISOLA DI CAPRERA

Lasciati gli scenari mitologici proseguiamo il nostro on the road verso Palau, porto chiave per raggiungere l’Arcipelago della Maddalena e la selvaggia Isola di Caprera. E’ lì che vogliamo andare, perché dicono tutti che sia un’isola magica, tutta da vivere e da scoprire a ritmo lento, per proprio conto, con il valore aggiunto della Storia. E si perché è a Caprera che Giuseppe Garibaldi, “l’eroe dei due mondi”, ha vissuto gli ultimi anni della propria esistenza in totale reclusione e sintonia con una natura generosa e avvolgente. Si tratta del cosiddetto “Compendio Garibaldino”, che comprende la Casa Bianca, oggi Museo, e tutti altri ambienti che costituiscono la proprietà terriera del condottiero, fatta disporre da quest’ultimo a mo’ di fazendas sudamericana.

“Un’isola che esprime tutta l’originalità di una natura selvaggia e peculiare, dove il profilo frastagliato della costa nasconde splendide calette bagnate da un’acqua cristallina, e dove boschi di pini marittimi regalano scorci di pura essenza mediterranea.

LA GALLURA, L’ALTRA ESSENZA DELLA SARDEGNA

Una volta tornati sulla terra ferma siamo pronti a proseguire verso nord, per raggiungere la punta estrema della Sardegna, che dà l’illusione di sfiorare la Corsica, un’illusione ottica che però bene rende l’Idea della nostra marginalità, perché di fatto siamo ai confini della terra conosciuta, poco più in là c’è solo il mare.

Santa Teresa di Gallura, località principale della regione omonima, ci accoglie con un paesaggio inaspettato, spettacolare che si protende verso il blu profondo del Mediterraneo, dall’alto di scogliere granitiche scoscese e spettacolari. A Santa Teresa di Gallura, lo possiamo dire, abbiamo incontrato uno degli scenari più belli di questo on the road. Oltre al borgo marinaro che si protende sulle famose Bocce di Bonifacio, segnaliamo un cammino che lambisce l’alta scogliera e che guarda appunto verso la Corsica, svelando all’improvviso la bellissima spiaggia cittadina di Rena Bianca.

LA DISCESA VERSO ALGHERO: CASTELSARDO E SANTU ANTINE

La distanza che separa Santa Teresa di Gallura da Alghero è di circa 135 km (passando per Sassari), che però non facciamo tutto di un fiato. Meritano, infatti, una sosta il borgo arroccato di Castelsardo, roccaforte medievale adagiato su un promontorio che si affaccia sul Golfo dell’Asinara, e il nuraghe di Santu Antine, noto anche come “Sa domo de su Re” e considerato uno dei complessi nuragici più importanti di Sardegna.

Vista panoramica di Castelsardo

ALGHERO E LE SUE MERAVIGLIE

Alghero non è una città qualsiasi. Il suo centro storico, dai tratti spagnoleggianti e dalle influenze catalane, si protende all’orizzonte, sprigionando al tramonto ulteriore magia. Forse suggestionati da un’atmosfera mediterranea d’eccezione, la proiezione di Capo Caccia sullo sfondo ci appare come una visione sublime e leggendaria.

Il faro di Capo Caccia

“Bellissima nella foschia della calura del giorno, è ancor più affascinante al tramonto, quando i toni caldi di fine giornata avvolgono i bastioni della città medievale, le cupole spagnoleggianti e tutta la silhouette del centro storico; mentre, di notte la città si riempie di luci e lanterne, creando atmosfere estive ineguagliabili.”

Situata in una posizione strategica e privilegiata, in una baia naturale che si protende fino alle propaggini di Capo Caccia, Alghero è la Capitale della cosiddetta Riviera del Corallo; infatti, le tonalità del rosso, in tutte le sue sfumature arricchiscono l’intero paesaggio cittadino, come se fosse un olio su tela del più abile dei pittori.

Date le premesse, avrete capito che ad Alghero non ci si annoia di certo, anzi, si può svariare dallo stare in spiaggia (le spiagge sono tante e varie, sia cittadine che non, facilmente raggiungibili) all’esplorazione via mare del bellissimo promontorio di Capocaccia, all’esplorazione delle Grotte di Nettuno, che certamente costituiscono un fenomeno naturalistico più unico che raro.
L’itinerario in se per se è piuttosto semplice e consiste nel percorrere non più di qualche centinaio di metri su un sentiero guidato, ma ciò che si spalanca alla vista dello spettatore è qualcosa di incredibile: stanze incredibili che degnamente esaltano il genio creativo di Madre Natura.

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Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene tutte le zone di cui parliamo, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con la gente e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.

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