COSMOGONIA DEL 2020, UN ANNO CHE NON DIMENTICHEREMO MAI

Ci sono anni che scorrono via lenti e inosservati, e altri che lasciano una traccia indelebile al loro passaggio. Il 2020 appartiene senza dubbio a quest’ultima categoria. Un anno che nessuno di noi dimenticherà mai,
che ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere le cose e, soprattutto, la nostra vita da viaggiatori e non.

TUTTO E’ RELATIVO

Il 2020 è stato, in generale e a livello collettivo, un anno molto complicato, perché, in primis, ha rappresentato il collasso di molte economie e il tracollo di molti settori lavorativi, come nel nostro caso, quello turistico.
Da un giorno all’altro ci siamo ritrovati dal viaggiare da una parte all’altra del mondo, come schegge impazzite, al non poter nemmeno più visitare il vicino di casa. Uno shock pazzesco, che probabilemnte finirà per condizionare indelebilmente la nostra concezione di viaggio.
Molti di noi hanno perso il lavoro e, purtroppo, anche i propri cari, bollando inevitabilmente questo 2020 come maledetto!
Noi, però, una volta fatto mente locale su ciò che stava accadendo, e su ciò che sarebbe potuto accadere, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo affidati alla Provvidenza dell’Universo, e magicamente, è accaduto qualcosa di favoloso, così che saremmo ipocriti a considerare questo 2020 un anno infausto!

“Nell’anno in cui tutti abbiamo vissuto varie vite, noi abbiamo deciso di farlo con consapevolezza e cosí, eccoci qui, a ringraziare questa esistenza sempre pronta a metterci davanti a nuove sfide e avventure!”

Ma andiamo per ordine, e proviamo a ricomporre le fasi salienti di questo 2020 tanto contorto, quanto entusiasmante. Ovviamente si tratta di considerazioni strettamente personali.

L’INIZIO DEL 2020 E LA DOLOROSA PERDITA DEL NOSTRO CANE

Purtroppo, il 2020 è iniziato per noi nel peggiore dei modi, con una dura perdita: il nostro cane storico, Vitamina, ci ha lasciato dopo una lunga malattia, proprio alla vigilia della partenza per il Messico. Un viaggio che stavamo aspettando da molto tempo, soprattutto perché avrebbe rappresentato il ritorno in Baja California a 5 anni di distanza dal nostro lungo viaggio in America Latina.

“Per molti un cane è solo un cane, ma per chi ne ha uno, sa bene quale dolore si prova al vederlo andar via. Per noi Vitamina è stato un dono incredibile, un essere puro e fantastico, con cui abbiamo condiviso tanti momenti e tante avventure. Un cane unico, che oltre a diventare un progetto, ci ha aperto tanti portali e vederlo soffrire così tanto è stato un dolore grande.”

FEBBRAIO: IL VIAGGIO IN MESSICO

Per fortuna, però che esiste il viaggio, che è la soluzione a tutto, e in particolare è la cura ideale per assimilare un lutto. Così il 17 febbraio, come già programmato da tempo, e ad appena una settimana dalla “dipartita di Vitamina”, ci imbarchiamo sul volo che, da Barcellona, ci avrebbe portato a Città del Messico via Los Angeles. Giusto il tempo per uno stop over in California, per salutare il nostro caro amico Mattia, come facciamo ogni qualvolta che passiamo di lì, e poi dritti verso il Paese dei Sombreros.

Con il caro amico Mattias a West Hollywood

L’ESPLORAZIONE DEL MESSICO COLONIALE E LA BAJA CALIFORNIA IN BARCA A VELA

Come previsto, il nostro viaggio in Messico non ha tradito le attese e, in men che non si dica ci siamo ritrovati nel ruolo che più ci piace e che meglio ci riesce: viaggiare senza piani, con l’unica necessità di lasciarci fluire.
I 30 giorni trascorsi in Messico sono stati entusiasmanti e pieni di avventure. Siamo così passati dal Messico Coloniale del Guanajuato e di San Luis Potosì, alla magica suggestione della Baja California.

Siamo passati, quindi, dal viaggiare on the road tra pueblos magicos e montagne sacre, alla navigazione in barca a vela del Mar de Cortez.
Un viaggio nel viaggio, quest’ultimo, che ci ha permesso di conoscere più a fondo la storia di due grandi naviganti: Chicca & Andrea, che ci hanno invitato sulla loro barca, Durlindana, per documentare la vita a bordo.
Un’esperienza, per noi unica, che ricorderemo sempre con immenso affetto.

Con Chicca & Andrea a bordo di Durlindana

“Il giorno che siamo arrivati a La Paz, seduti su di una panchina di quel leggendario Malecòn, abbiamo pianto di gioia. Solo noi sapevamo cosa avevamo passato per tornare lì. In quelle lacrime, c’erano ben 5 anni di vita passata, 5 anni in cui ci eravamo lasciati e ritrovati, e soprattutto 5 anni in cui abbiamo lottato con tutte le nostre forze per consolidare il nostro Progetto Vitamina!”

Il nostro ritorno a La Paz

MARZO: IL RITORNO IN EUROPA E L’INIZIO DEL LOCKDOWN

Quando, però, dopo 30 giorni di entusiasmanti peripezie, ci apprestiamo a salire sull’aereo che da Città del Messico ci avrebbe riportato a Barcellona, non potevamo sapere quello che avremo trovato al nostro rientro: un Paese completamente paralizzato, sopraffatto da una folle disperazione dovuta alla totale incertezza che stava avvolgendo contemporaneamente tutto il Pianeta. Una situazione surreale che, però, io e Giulia ci apprestavamo a vivere con la serenità di chi torna da un lungo viaggio, stanchi ma appagati!

APRILE- MAGGIO: LA ROUTINE IN PIENO LOCKDOWN E LA NASCITA DI UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA

Mentre i primi giorni di lockdown volavano tranquilli e spensierati, Io e Giulia ci rendevamo lentamente conto che gran parte della realtà cui eravamo abituati stava svanendo, inesorabilmente. I viaggi già contrattati con Tour Operator ed Enti del Turismo per tutto il 2020 stavano saltando uno dopo l’altro, a causa della incessante pandemia. I nostri lavori andavano in fumo, e con essi anche le nostre, già fievoli, speranze di riabbracciare a breve i nostri familiari. Il presente si faceva pian piano sempre più nebuloso. Eppure, mentre tutto lasciava preludere a tempi bui e cupi, il nostro spirito di sopravvivenza, già forgiato dai tanti viaggi, veniva fuori, illuminandoci la via.

Così, a un inevitabile tracollo corrispose una grande reazione, che ci ha permesso poi di affrontare con fiducia e ottimismo tutto il periodo del lockdown.

NUOVE ABITUDINI E NUOVE IDEE

E se da un lato sapevamo perfettamente che il nostro lavoro, e quindi anche il nostro progetto, avrebbe ottenuto una pesante battuta d’arresto, dall’altro lato ci impegnavamo ad affrontare al meglio un’esperienza così forte come quella del lockdown.

Alle polemiche e al vittimismo abbiamo preferito la via della meditazione e della consapevolezza, il che ci ha permesso di preservare la lucidità e la concentrazione per nuove idee e nuovi progetti, in vista di una futura ripresa.

E proprio dalla voglia di continuare a viaggiare, pur rimanendo in casa, e di fare informazione e divulgazione, nasce EXPLORATORIUM, una serie di incontri e interviste, moderati da me e Giuly, con viaggiatori, sciamani, tarologhi e persoggi dalle vite straordinarie. Un contenitore di esperienze che avrebbe avuto lo scopo di intrattenere un pubblico desideroso di apprendere e conoscere nuove storie e differenti realtà da tutto il Mondo.

GIUGNO: IL RITORNO ALLA LIBERTA’

E poi, dopo tre lunghi mesi di clausura, torniamo finalmente alla vita, come tutti voi, e a quanto pare la nostra irrefrenabile voglia di viaggiare non si era affatto esaurita, così ci spariamo in successione varie sortite lungo la Costa Brava, per rivedere il mare e riassaporare, di nuovo, quel gusto indescrivibile di libertà.

“Nel frattempo, nella mente fantasiosa di Giuly cominciava a farsi viva un’idea che, dopo qualche resistenza, ho deciso di appoggiare completamente, anche perchè non avrei avuto scelta! Quando Giuly si mette una cosa in testa non c’è verso di farla desistere… come quando mi propose di risalire tutta l’America Latina”.

LUGLIO: L’ARRIVO DI KAMILLA E LA PARTENZA PER LA SARDEGNA

Finalmente, dopo un mese di formalità e burocrazie, formalizziamo l’adozione di Kamilah, un galgo spagnolo di 3 anni proveniente da una “perrera” della lontana Andalusia. Ce la recapitano direttamente a Barcellona e al vederla è stata un’emozione forte: quello strano esseretto così spaventato e dimesso, in meno di una settimana si sarebbe trasformato nel cane spavaldo e pestifero che è oggi. E per fortuna che ci avevano detto che, prima di vederlo tranquillo, sarebbe passato almeno un anno.
Ma quando mai! questa pipistrelletta ha capito subito di essere amata e, ovviamente, si è subito messa comoda..in tutti i sensi.

“Tutti i doni più belli arrivano nel momento più inatteso, come quest’esseretto qui, giunto come una folgore a squarciare il cielo dei nostri preconcetti, per la verità già molto destrutturati.”

Il Team Vitamina di nuovo al completo

Kamillah si è calata subito nella parte di cane viaggiatore, e dopo qualche sortita in Costa Brava, si è già guadagnata il soprannome di “Esplorina”. Poi finalmente, partiamo per la Sardegna. Un viaggio on the road memorabile, che mai come questa volta ci ha restituito la nostra libertà di viaggiare dove vogliamo, pur essendo consapevoli di essere ancora in un periodo di transizione!

AGOSTO: IL RIENTRO A CASA E L’ESPLORAZIONE DELL’ABRUZZO

Agosto è stato il tempo del ritorno a casa, il momento di riabbracciare le nostre famiglie, dopo 6 lunghi mesi. Un’emozione grande, per me e per Giuly, l’ennesima di questo 2020 dai toni forti e dalle tante mirabolanti peripezie. Agosto, però è stato anche il tempo di una nuova esplorazione, questa volta, ancor più nostrana, l’Abruzzo appunto, una regione che ci si è rivelata in tutta la sua grazia e poliedricità. Dagli Apennini al Mar Adriatico, passando per Borghi persi nel tempo.

L’AUTUNNO E LA NUOVA AVVENTURA DA DOCENTI

E in un anno così folle, non potevamo sapere che ci saremmo presi delle belle soddisfazioni anche a livello lavorativo. Arriva, infatti, inattesa da parte di Politecnica Formazione la chiamata per entrar a far parte del corpo docenti e formare i ragazzi nei corsi professionali per Accompagnatore Turistico. Per come si erano messe le cose a inizio anno, nessuno si aspettava un finale così alternativo!

NOVEMBRE E DICEMBRE: I VIAGGI IN CATALOGNA E

La fine dell’anno ci porta inaspettatamente nuove avventure da onorare, così, dopo un’interessante esplorazione della Costa Brava settentrionale, arriviamo al faro di Cap de Creus, ai confini della Catalogna.
In questo momento, non possiamo andare oltre, primo perché c’è il mare di fronte a noi, e secondo perché siamo vincolati nella nostra regione di adozione. Ci piacerebbe volare dall’altra parte del mondo, esplorare angoli di pianeta remoti, viaggiare attraverso regioni desolate, come abbiamo sempre fatto, ma non possiamo!

Il Pianeta ci chiede un sacrificio, un atto di coscienza. Ci chiede di riflettere, di dare un senso ai nostri passi, e di guardarci dentro. Torneremo a viaggiare dove ci porta il vento, ma non adesso.
Ora dobbiamo stare quieti e approfittare per conoscere meglio il nostro intorno, per conoscerci meglio.

“Accettiamo ciò che sta accadendo, facciamone tesoro. Solo così potremo tornare ad essere più liberi e consapevoli che tutto ciò che succede, avviene per un motivo, e per la nostra evoluzione. Siamo figli delle stelle ed è lì che torneremo! Buona avventura a tutti amici viaggiatori!”

Grazie di tutto 2020, nonostante tutto, è stato bello incontrarti!

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